mercoledì 14 novembre 2012

The Others

Gli altri sono quelli che tutti odiano.

La colpa è loro. Tutto andava bene prima che arrivassero gli altri. Sono il fulmine a ciel sereno. Distruggono sogni e progetti, vi s'insinuano e li svuotano, li frantumano. O almeno così si dice.

Gli altri sono quelli che lo sapevano prima, che non possono chiedere di più perché  è così, qualunque cosa succeda sei comunque un altro. Tutti hanno bisogni ma gli altri no. Perché mai dovrebbero? Aspettative? Come possono solo credere di averne il diritto?

Gli altri sono quelli delle ore contate, degli appuntamenti fissi. Niente fine settimana, niente feste raccomandate. Sono raccomandate, sì, ma non agli altri

Non pensare di poter provare sentimenti: se sei uno degli altri, non ti appartengono. E dovesse andar male, non provare a essere dispiaciuto, ti avevano avvertito.

Insomma, chi non desidera qualcosa di nuovo ogni tanto? È per questo che ci sono gli altri. Ma si sa, le care vecchie abitudini, le sicurezze, le certezze, anche quando annoiano sono sempre meglio.
Ed è lì che si torna, sempre in tempo, mi raccomando! Non vorremmo dover mentire.

2 commenti:

  1. "Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri." Questo diceva Alda Merini. E credo non ci sia bisogno di spiegazioni...

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    1. Oh! Poveri altri!
      Sono contenta che questo post abbia l'ambiguità desiderata ;)

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